"Trapani è il cuore di ogni meraviglia dei sensi"
cit. Francesca Pacini (scrittrice)

Come darti torto amica mia!

Io aggiungerei anche tutta la sua provincia perché questa parte di Sicilia Occidentale è una terra immensamente ricca: ricca di storia, di cultura, di suggestivi paesaggi, di magnifici tramonti, di buon cibo e soprattutto ricca di persone che ti accolgono con il loro calore mediterraneo.

Io ho conosciuto la Sicilia attraverso gli occhi di un siciliano DOC che mi ha affascinato prima di tutto con i suoi racconti su una delle Isole Egadi, quella che mantiene ancora oggi un sapore "selvaggio e incontaminato": Marettimo, nelle cui acque fu combattuta la guerra punica dove i cartaginesi vennero sconfitti dall'esercito romano.

Molti sono i resti che testimoniano il passaggio negli anni di popolazioni che hanno contribuito a rendere quest'isola "unica" nel suo genere.

Marettimo è un'isola che si estende per 12,3 kmq e dove parte del suo mare e dei suoi fondali sono rigorosamente protetti.

Solo le barche dei pescatori, che ben conoscono ogni centimetro di costa e fondale sottomarino, hanno l'autorizzazione per navigare e mostrare ai turisti l'isola incontaminata, la cui costa ricca di grotte cade a picco nel mare. E' l'isola dove ho passato il mio primo weekend siciliano e dove il mio amore nei confronti della Sicilia Occidentale ha messo radici.

Anche Favignana e Levanzo hanno avuto su di me un forte impatto positivo; anch'esse raccontano ed emozionano con le loro coste, i colori, i paesaggi. Favignana e Levanzo le ho sempre visitate in giornata, raggiungendole via mare, preparando la colazione al sacco e in compagnia di numerosi amici.

Sono rimasta incantata di fronte alla bellezza e alla limpidezza dell'acqua del porto di Levanzo, delle famose cale di Favignana dove ogni estate si riversano numerosi turisti che subiscono il fascino di questi meravigliosi luoghi.

Sulle isole si può soggiornare oppure decidere di visitarle in giornata, infatti dal porto di Trapani partono regolarmente collegamenti.

Trapani, la "città tra due mari", si sviluppa su una stretta lingua di terra circondata dal mare, sulla cui punta estrema si erge Torre di Ligny che ospita al suo interno un museo di preistoria.

I miei soggiorni trapanesi sono intensi, posso assicurare che a Trapani non ci si annoia. La città offre molto:

- il Museo Pepoli, famoso per accogliere al suo interno la più ricca ed emozionante collezione di Coralli. L'ultimo mastro caraddaru è considerato Tesoro Vivente dell'Unesco

- la Chiesa del Purgatorio che ospita i sacri gruppi dei misteri (i riti si svolgono durante il periodo Pasquale ed è emozione pura).

- le mura di Tramontana e il mercato del pesce dove ogni estate si svolge un evento legato allo street food locale, un tripudio di sapori ed odori che ti travolgono con impeto.

- le vie del centro storico, ricche di palazzi barocchi, traboccano di locali dove si passano allegre e spensierate serate seduti ad uno dei tanti tavoli all'aperto dei ristoranti e bar della città.

- le spiagge di San Giuliano, chilometri di spiaggia bianca e acqua cristallina in città.

I dintorni di Trapani beh, anch'essi meritano, in primis Erice. Mi sembra doveroso lasciare la descrizione di questo borgo medievale ad una autentica ericina, cugina, amica e scrittrice:

"Si, si, Erice te la racconto io che ne sono innamorata! Nel mondo è conosciuta come città della scienza grazie al centro di studi fisici Ettore Maiorana, fondato dal professore Zichichi. Nelle aule ricavate dai saloni di antichi palazzi e di vecchie chiese sconsacrate, infatti, il centro organizza annualmente convegni e simposi per gli scienziati provenienti da tutto il mondo, inoltre ospita spesso mostre d'arte moderna e contemporanea. In queste occasioni, dentro le mura Elimo-Puniche di questa piccola città dall'architettura suggestiva, brulicano volti di mille colori. Erice conserva le tracce del passaggio dei popoli che l'hanno fondata, come di quelli che l'hanno colonizzata e che la vivono ancora adesso. Case, palazzi e villini, dalle mura di pietra viva si affacciano su tortuose strade lastricate di ciottoli consunti dal tempo. Sono 67 le chiese che custodiscono i tesori della storia straordinaria di questo luogo incantato e, percorrendo viottoli e venule, sembra sempre di poter riviverne le leggende. La Matrice con la sua torre federiciana, accoglie i visitatori e i fedeli non appena varcata la Porta Trapani: il suo soffitto è un vero e proprio ricamo su di un pizzo candido. Ecco! Erice dà l'impressione d'essere dentro una favola. Tra le pietre delle pareti, resta sempre un po' di muschio il cui profumo verde si mescola col profumo della pasticceria conventuale, che qui ha una tradizione antichissima. Varcando le immense porte della città ci si lascia pervadere da questo profumo misto di mandorle, bosso, "mustazzoli" e zucchero. Le botteghe locali sfoggiano i colori di preziose ceramiche artigianali e degli intrecci di tappeti tessuti al telaio tradizionale da artigiani che si tramandano le tecniche da generazioni. Per secoli i popoli pagani hanno venerato la dea Astarte come protettrice di questa città e sembra proprio che il velo sensuale della dea dell'amore continui a fluttuare sui merli dei castelli e fra le siepi dei giardini, quando le nuvole più basse avvolgono l'abitato in spire di soffice ovatta. Capitano, infatti delle giornate in cui una coltre di nebbia avviluppa la città e i suoi abitanti rendendo ogni passo per le vie ancora più affascinante, se è possibile! Nelle giornate in cui, invece il sole brilla e l'aria di montagna è pulita e nitida come non mai, da qualunque angolo del Balio - il giardino pubblico - si possono ammirare scorci di panorami incredibili. Le saline di Trapani e Paceco con i loro colori rosati in estate e lucidi d'acciaio in inverno, le isole Egadi che a volte sembrano fluttuare nel cielo amplificando le sensazioni fiabesche già suggerite da ERICE, la campagna dell'agro-ericino sotto monte Cofano, i tetti di "ciaramire" consunte tra i quali svettano antichi campanili. Se le parole potessero davvero

bastare per far sentire a tutti i profumi e per far vedere i colori di questo posto incantato, continuerei a raccontare per ore, ma credetemi, sarebbe meglio farci un salto!"

Io ringrazio Francesca e Francesca per il loro contributo e spero tanto di avervi invogliato a visitare Trapani e i suoi dintorni..

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